Docente, ricercatore, istruttore di meditazione. Nel corso di una lunga carriera mi sono sempre occupato, integrando la pratica meditativa nelle mie attività professionali, dell’apprendimento delle competenze necessarie per vivere la relazione con sé e con gli altri in consapevolezza.
Il percorso Breaters
Tra i cinque sensi, quello più legato al cibo è il gusto, attivo nella lingua. Ma sappiamo bene che nel mangiare entrano in azione anche gli altri sensi: l’olfatto (con il naso), la vista (con gli occhi), il tatto (con le mani).
Fame emotiva, fame nervosa
Cosa c’è di più corporeo del mangiare? Cosa è più legato al nostro essere corpi, partecipi di un mondo vivente (animale e anche vegetale) che deve, appunto, alimentarsi per rimanere in vita?
Il percorso Breaters
Tutti gli approcci alla meditazione basati sulla Mindfulness conducono chi medita a diventare, in diverse fasi e con diverse intensità, “spettatore” dei fenomeni che hanno luogo nella mente e nel corpo durante la pratica.
Fame emotiva, fame nervosa
La voglia di cibo è oggetto di numerosi studi scientifici.
Anche le neuroscienze si sono cimentate con questo problema: un recente rapporto scientifico della rivista Nature, ad esempio, riferisce che le aree cerebrali più interessate sono quelle della regione frontoparietale e il cerebellum.
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